LA CURTASCIA
La Cortaccia – Antecedente al 1700
Vasca in pietra per la raccolta dell’acqua
In questo grande cortile, detto anche “la curt dei quaranta“, situato nel cuore di Nova al civico 29 di Via Madonnina, vivevano fino agli anni ’40-’50 ben 42 famiglie.
Al suo interno, fino alla fine degli anni ’80, era ancora possibile trovare elementi, segni e cose che avevano caratterizzato ed accompagnato quotidianamente la vita della gente che l’animava.
Tra i reperti più significativi: un affresco raffigurante la Madonna con Bambino (“Altarin da la Madona“), demolito nell’agosto del 1989 e un congegno meccanico in ferro a pompa per la raccolta dell’acqua con relativa vasca in pietra scavata (“ul lavel“).
La corte era chiusa verso via Madonnina da un cancello e, a Nord, verso via Vittorio Veneto, da una barra in ferro che si collocava trasversalmente quando l’ultimo dei contadini tornava dai campi. Appena entrati da via Madonnina, a destra esisteva un piccolo fabbricato, uno dei primi forni di Nova.
Qui si sfornavano le forme tonde del “pan gialt” (pane giallo) che poi, con una carriola, venivano recapitate alle varie famiglie.
Esisteva anche una grandiosa icona dedicata a San Filippo Neri, protettore della gioventù e una stautetta del Sacro Cuore di Gesù collocata in una piccola nicchia.
Una nota agreste era data dall’acciottolato della via, che come nelle antiche strade medievali, con il passare degli anni andava sempre più sprofondando nel terreno, dando comunque l’idea di quella che era la via originale.
Il cortile è stato completamente demolito tra il 1989 e il 1990.