TOTEM NR. 3 PIAZZA MARCONI: CARTOGRAFIA ANTICA

Il più antico documento (1181) relativo a Nova è un atto di vendita al monastero dell’Aurona di Milano di alcuni terreni di proprietà dei “fratelli Garibaldi di Nova”. Ciò induce a ritenere come più attendibile l’ipotesi che Nova abbia visto l’inizio del proprio sviluppo in questo periodo e che la sua denominazione deriverebbe dall’espressione latina “vicus novus”.

Tuttavia è verosimile che già in epoca romana, vi fosse qui, lungo il tracciato dell’attuale strada Valassina e a mezza giornata di cammino da Milano, un posto di cambio per i cavalli.

Gli studi sulla centuriazione romana hanno poi verificato la presenza di un cardine lungo la strada che collega Nova a Cinisello e del rispettivo decumano proveniente da Muggiò e passante, lungo l’attuale via Villoresi, per Grugnotorto.

Nel XIV e XV secolo le vicende di Nova sono legate a quelle del feudo di Desio. Si tratta di un periodo piuttosto difficile: guerre, carestie, pesanti decime, tasse e ricorrenti pestilenze. Dal 1431 i De’ Barzi sono proprietari terrieri di Grugnotorto; resteranno protagonisti della storia locale per molto tempo. A loro si affiancheranno poche altre famiglie di proprietari: i Brivio e i Cittadini, a cui si aggiungeranno alla fine del Settecento i Dugnani.

Durante il XVII secolo, la dominazione spagnola causerà un processo di emigrazione, tuttavia nel 1604 la popolazione del comune conta già 600 abitanti, troppi per la piccola chiesa di Sant’Antonino, che viene così ampliata; mentre a Cascina Meda il possidente terriero Giovanni Antonio Marchesonio fa costruire l’oratorio di San Bernardo. Nel 1715 Don Giovanni Belgerio istituisce la prima vera scuola pubblica gratuita per i fanciulli di Nova.